Pretoro
La tradizione della lavorazione del legno nell'area di Abruzzo Marrucino non si ferma solo ai fusi e agli oggetti di cucina, più riconducibili a Pretoro. C'è un altro oggetto ancora molto usato in Abruzzo, "lu maccarunar" per sfogliare la pasta all'uovo.
Il nome dei tradizionali maccheroni alla chitarra deriva dallo strumento con il quale l’impasto viene tagliato: la “chitarra”, cosiddetta perché le sue corde di acciaio vibrando emettono il suono caratteristico dello strumento musicale. Essa è, infatti, composta da un telaio di legno rettangolare, oppure da due telai con le facce contrapposte che hanno nel loro spazio interno un piano inclinato di legno e sul quale sono fissate delle corde metalliche. Queste sono distanziate 2-3 millimetri dal lato usato per i maccheroni e di 4-6 millimetri nella parte opposta utilizzata per preparare le fettuccine. L’attrezzo era chiamato anche “carratore per pasta” (in dialetto “lu carrature”).
Soltanto ai primi del Novecento il “carratore” cominciò a essere chiamato “chitarra”. Ricca è la bibliografia che attesta la lunga tradizione tipicamente abruzzese dei maccheroni alla chitarra. In particolare sono importanti i contributi di Rodolfo Molino Sulla chitarra-maccheronaio e di Angelo De Victoriis-Medori in La Cucina Teramana nella Gastronomia Abruzzese, rispettivamente apparsi sul n.10 e sul n.11 A.IV della rivista “Abruzzo gastronomico”, e infine il testo di Rino Faranda Gastronomia Teramana (Ed. Tercas, Teramo 1978).