Vive nella sua casa di Via Pomaro e nello specifico nel borgo rurale di Giancola che conserva dentro e attorno a sé quattro case in terra cruda.
Egli ha vicino i due figli maschi Luigi e Aldo con le rispettive famiglie, ma per partecipare alla festa del papà centenario è tornato anche Ennio dall'Australia.
Quello di Antonio è un percorso fatto di lavoro, sacrificio, dedizione, onestà, amarezze e sorrisi condivisi con la moglie Lucia venuta meno qualche anno fa.
A festeggiare il nonno sono andati anche il primo cittadino Dario Marinelli, l'intera Amministrazione, la Parrocchia di Santa Maria de Lapide guidata da Padre Giulio e Padre JoJo, oltre che molti famigliari, i nipoti e tanti amici.
I suoi ricordi sono così diventati nel tempo quelli di tutti: storie raccontate anche ai microfoni di "Testimonianze storiche" davanti quella casa di terra cruda della sua famiglia che lui e i figli hanno voluto concedere all'uso collettivo.
La sua casetta di terra è stata così recuperata per volontà del Comune all'interno di un progetto di valorizzazione dell'architettura rurale che ha lo scopo di renderla un luogo di visita e di accoglienza turistica, oltre che di socialità per i roccolani.
Tonino rende partecipe chi ha avuto la possibilità di fargli una visita di cosa è stata e di cosa è la guerra, riuscendo a descrivere il peso e la tristezza dell'emigrazione di ieri, ma anche quella dei giorni nostri.
Antonio insegna con i suoi primi cento anni cosa significa lavorare la terra con fatica, ma anche quanta gioia riserva quando si raccolgono i frutti di tanta dedizione.
Lui può farci vivere tutto ciò che ha attraversato nei lunghi anni del secolo scorso, ma anche dei primi venti del nuovo millennio.
È un giorno di vera festa per tutti: a Tonino è stata donata dal Comune una targa in ceramica artistica che espone con orgoglio e riconoscenza a casa sua, e domenica prossima continueranno i festeggiamenti di questo nonno roccolano che abbraccia tutti offrendo a chi passa dalle sue parti il suo vino cotto.
Tonino, la sua casa di terra e il vino cotto di famiglia sono come abbracci che ti rapiscono e ti fanno sentire felice di averlo incontrato, è tuo nonno che pensavi di non aver mai conosciuto.
(16 dicembre 2022)
Auguri di cuore a chi ha attraversato un intero secolo e festeggia una terza cifra che è, e rappresenta, una vita piena.
Un percorso fatto di lavoro, sacrificio, dedizione, onestà, amarezze e sorrisi, e "Zí Tonino", ricorda tutto con lucidità e profondità di pensiero.
Ci guida così nei suoi ricordi e a ogni chiacchierata davanti alla casa di terra concessa, insieme ai suoi figli, all'uso collettivo, ci rende partecipi di cosa è stata e di cosa è la guerra, ci fa sentire il peso e la tristezza dell'emigrazione di ieri, ma anche quella dei giorni nostri.
Antonio insegna con le sue parole cosa significa lavorare la terra con fatica, ma anche cosa significa raccogliere la gioia dei suoi frutti, quando arrivano. Può farci vivere tutto ciò che ha attraversato nei lunghi anni del secolo scorso e nei primi venti del nuovo millennio.
Le mie sono poche parole per ringraziarlo di tutto ciò che ha saputo condividere, e oggi è un giorno di vera festa per tutti.
Buon compleanno al centenario Antonio Volpe.
(14 dicembre 2022)