Roccamontepiano
La brocca di San Rocco si inserisce nella tradizione del culto di San Rocco, ma a Roccamontepiano, dove è chiamata con il nome dialettale "vrocche", è essa stessa rito e oggetto di culto che scandisce il tempo. Infatti, immancabile è la data dell'anno su ogni nuova brocca da custodire in originali collezioni. Sulla sua pancia campeggia il santo francese rappresentato nella sua classica iconografia, insieme all'immancabile cane nero con il pane in bocca. È proprio con questo nutrimento che il pellegrino sopravvisse durante l’isolamento per essersi ammalato di peste.
San Rocco viene celebrato ogni anno nella festa di paese, il 16 agosto. Il santuario a esso dedicato è meta di pellegrinaggio, insieme alla fonte la cui acqua è ritenuta taumaturgica. Proprio da questa tradizione nasce la tipica brocca dalla forma panciuta che serve per raccogliere l'acqua e offrirla da bere ai propri cari. Una piccola parte veniva riposta nella credenza per curare, all’occorrenza, le piccole ferite.
Il laboratorio CeramiCapetola di Roccamontepiano ha voluto portare avanti questa lunga tradizione con la produzione delle brocche in ceramica decorate con il tipico "fioraccio" abruzzese. Dall'argilla alla terracotta e dalla terracotta alla maiolica, la materia prima viene lavorata pazientemente da Rocco che riesce a dare vita a un'opera originale interamente realizzata a mano. A decorare i pezzi unici è Antonella, la moglie. Entrambi sono autodidatti. La loro è una storia di passione, per la ceramica, che nasce da un momento di difficoltà, quando lui sta per perdere il lavoro e lei non può allontanarsi da casa per lungo tempo per via dei 3 figli piccoli: "Siamo partiti da zero - dice Antonella -, motivati dalla passione di mio marito per il tornio. Le prime lezioni su un tornio vecchio le abbiamo ricevute a casa. Successivamente abbiamo acquistato un vecchio tornio, che mio marito ha restaurato, e un forno grande. È stata l'esperienza a formarci davvero, acquisendo con la pratica l'abilità a scegliere il colore giusto prima della cottura o a fare attenzione alle correnti d'aria che spaccavano i manufatti lasciati in asciugatura. I primi oggetti che abbiamo realizzato sono state le brocche, tipiche di Roccamontepiano. Ho modificato la figura del Santo con linee più corrispondenti alla sensibilità di oggi. Realizziamo oggetti della tradizione, ma anche più moderni, con l'aiuto di mia figlia Michela che crea decori a motivi stilizzati. Abbiamo iniziato a produrre anche le bottiglie e i bicchieri per il Vino Cotto di Roccamontepiano, che ho personalizzo con il nome del produttore.
Ormai realizziamo un po' di tutto, servizi di piatti, tazze, lampadari, lampade. Lavoriamo anche su ordinazione, come per le bomboniere. Inoltre teniamo corsi nella Scuola primaria e secondaria. I ragazzi si divertono molto nella manipolazione dell'argilla, un po' meno nelle decorazioni. La bottega ormai è il mio mondo, ci sto bene. Non cambierei questo lavoro con nessun altro".
Non solo tradizione. La Brocca di San Rocco ha ispirato una interpretazione contemporanea proposta da Arago design di Pescara con un progetto originale, ambizioso e ironico: “SanBRock - save water”. L’ispirazione ha avuto inizio dal recupero della tradizionale "brocca di San Rocco” ed è stata volta alla sua riattualizzazione nella quotidianità contemporanea, con un messaggio ecologico che invita a salvare l’acqua.