Pretoro
Inoltrandosi sulla strada provinciale tra Pretoro e Passo Lanciano, a circa 1000 metri di altezza, si può far visita alla duecentesca chiesa-romitorio della Madonna della Mazza, nota nell'antichità come Santa Maria del Monte, fatta costruire dai monaci benedettini. La chiesa, molto cara agli abitanti di Pretoro, accoglie dal '400 una pregevole statua lignea raffigurante la Madonna della Mazza, con Bambino e scettro nella mano destra, particolare che le ha dato il nome.
Da secoli, in estate, le donne di Pretoro trasportano in processione la statua della Madonna della Mazza dal centro del paese alla chiesa romitorio sul Monte, seguendo un sentiero tracciato miracolosamente dalla Madonna stessa. I racconti popolari, infatti, raccontano che tanto tempo fa una nevicata fuori stagione interessò il paese di Pretoro la notte tra il 2 e il 3 luglio e che impedì la processione, così la Madonna tornò miracolosamente da sola nella chiesetta del romitorio sul Monte. Quella mattina, nella chiesa del centro in cui era stata trasportata dopo essere stata rinvenuta su un albero del Monte, i pretoresi non ritrovarono la statua della Madonna, e sulla strada innevata apparvero delle orme. Erano quelle di una madre con il suo bambino che si inoltravano in un sentiero che ancora oggi conduce alla piccola chiesa sul Monte.
Da allora ogni anno, in ricordo dell’evento miracoloso, la prima domenica di luglio, avviandosi a piedi alle prime luci dell'alba, le donne trasportano in processione la statua della Madonna della Mazza nella sua piccola chiesa tra i boschi della Maiella. Qui, dopo la processione, la statua della Madonna sosta davanti all’altare preparato per la Messa celebrata all’aperto. Alla fine del rito liturgico, e dopo aver collocato la statua nella sua nicchia, i fedeli sostano nell’area pic-nic per il pranzo che termina con una cocomerata fresca per essere stata immersa nelle acque gelide della fontana lì vicino.
Il romitorio, recentemente restaurato, si articola su due piani con ingresso al lato dell'edificio. La zona cultuale, nei tempi antichi, aveva in fondo un secondo ingresso, oggi murato. L'architrave dell’ingresso della chiesa a una sola navata presenta una rudimentale decorazione scolpita: due leoni affrontati, due rosette e un volatile.
Nella nicchia sopra l'altare è collocata la statua della Madonna con Bambino che regge, nella mano destra, lo scettro o bastone da cui prende il nome: Madonna della Mazza. La chiesa, insieme a buona parte del territorio circostante, apparteneva ai cistercensi dell’abazia di Santa Maria Arabona di Manoppello.