di: Anna Crisante

La lettera d'amore, un dolce che sigilla il ripieno come se ci fossero parole

Le varie ricette

A Chieti si può trovare un dolce conosciuto con il nome di "lettera d'amore". A prepararlo è la pasticceria storica D'Orazio, in via Vico Storto San Ferdinando, che ne ha fatto un prodotto distintivo. La storia del dolce ce la racconta Renata, figlia dell'indimenticato Roberto D'Orazio, che nel 2015, dopo la morte del padre, ha rilevato l'attività: 

“La ricetta del dolce lettera d’amore è custodita nel ricettario di mio padre e mio nonno da circa 60 anni. La frolla di cui è composta viene ripiegata a forma di lettera e riempita con crema cotta, canditi, cannella e uvetta. La prepariamo durante tutto l’anno e sono diversi i clienti che vengono da Pescara per gustarla. Qualcuno la chiede per curiosità, qualcun altro la cerca quando torna da fuori”. 

Dunque è una specialità ricercata soprattutto dai pescaresi e, anche se da un veloce giro tra forni e pasticcerie della città adriatica non se ne trova traccia, varie fonti indicano la lettera d'amore come un dolce tipico della città di Pescara (forse una suggestione legata a D'Annunzio?). La lettera d'amore viene identificata con la versione dolce del salato fiadone, conosciuta come soffione, un dolce che in diverse varianti si prepara in tutto il territorio abruzzese. È composto da una base di pasta frolla all’olio, fragrante e dolce, e un ripieno dolce di ricotta fresca di pecora, e uova. I lembi di pasta vanno sigillati intorno alla ricotta, come una lettera che racchiude parole d’amore. A ricordarla maggiormente sono le monoporzioni di soffione che possiamo scoprire nella ricetta di mammafelice.it:

Base:

  • 2 uova
  • 250 g di farina 00
  • 60 g di zucchero
  • 3 cucchiaio di olio extravergine d’oliva

Ripieno: 

  • 5 uova
  • 300 g di ricotta di pecora fresca
  • 100 g di zucchero
  • 1 bustina di zafferano (facoltativa)
  • 1 limone
  • sale
  • 2 cucchiai di zucchero a velo

Alcune ora prima di preparare il Soffione abruzzese, mettiamo la ricotta di pecora freschissima in frigo a scolare all’interno di un colapasta.

In una capace terrina, poniamo tutte gli ingredienti per la base e iniziamo ad amalgamare; quando l’impasto si sarà asciugato, trasferiamolo su una spianatoia e velocemente lavoriamolo sino a ottenere un panetto liscio e compatto che trasferiremo per 30 minuti in frigo a riposare avendo cura di coprirlo con della pellicola.

In questi 30 minuti dedichiamoci al ripieno del nostro Soffione abruzzese: separiamo i rossi delle uova dai bianchi che metteremo da parte e che poi monteremo a neve fermissima e che incorporeremo alla farcia.
Aggiungiamo ai rossi lo zucchero e iniziamo a lavorarli sino a ottenere una crema gonfia e spumosa. A questa crema aggiungiamo la scorza grattugiata e ben lavata del limone, la ricotta che avremo precedentemente frullato nel mixer per renderla più morbida, lo zafferano (se vi piace), il pizzico di sale e i bianchi montati.

Lavoriamo il tutto per pochi minuti senza smontare i bianchi d’uovo.
Poniamo la crema ottenuta in frigo e prepariamo la base del nostro Soffione abruzzese.

Togliamo l’impasto base dal frigo e stendiamolo motto sottilmente di forma rotonda; con questo velo di pasta base foderiamo uno stampo a ciambella precedentemente imburrato ed infarinato.

Poniamo al centro del nostro stampo foderato di pasta frolla tutto il ripieno ottenuto lavorando le uova e la ricotta; tagliamo il centro della pasta e ripieghiamo i bordi sopra la farcia, stesso passaggio con la pasta in eccesso sui bordi esterni della tortiera, in modo tale che tutto il ripieno ne sia coperto.

Possiamo anche preparare le porzioni singole; aiutiamoci con uno stampino per muffin: poggiamo la frolla sugli stampini, facendola sbordare leggermente, riempiamola con la ricotta e poi richiudiamone i lembi.

Cuociamo in forno preriscaldato a 180° per 50 minuti. A cottura ultimata e a dolce freddo spolverizziamolo con lo zucchero a velo.

 

Soffioni e fiadoni vengono ormai preparati durante tutto l'anno, ma la tradizione li associava alla Pasqua e venivano decorati con strisce di frolla a forma di croce e ramoscelli di ulivo per ricordare la festività cristiana.

La trasmissione televisiva di Rai Uno La prova del cuoco qualche anno fa, in occasione di San Valentino, presentò la ricetta della lettera d'amore:

Ingredienti per la pasta: 2 rotoli di pasta sfoglia rettangolare, 1 uovo, 1 bicchiere di panna, 4 vasetti di ciliegine sotto spirito, 1 bicchiere d'acqua, 100 g di zucchero bianco, colorante alimentare rosso.

Ingredienti per la crema pasticcera: 500 ml di latte, 4 uova (da usare solo i tuorli), 160 g di zucchero a velo, 80 g di fecola di patate, 1 bacca di vaniglia.

Procedimento: in un pentolino, mettiamo a scaldare il latte con la vaniglia (semi e bacca) e lo zucchero. Uniamo i tuorli e mescoliamo con una frusta. Infine, quando il latte è ancora tiepido, uniamo la fecola. Mescoliamo ed eliminiamo il baccello. Teniamo sul fuoco, mescolando, fino a farla addensare. Facciamo raffreddare. Tagliamo ciascun rotolo di pasta sfoglia in quattro quadrati. Da uno ricaviamo 3 cuori. Al centro degli altri 3 quadrati, mettiamo una cucchiaiata di crema. Ripieghiamo i lembi sulla crema, in modo da formare una busta da lettera. Fermiamo i tre lembi con un cuoricino. Sbattiamo 1 uovo con 1 bicchiere di panna e con la miscela ottenuta spennelliamo le nostre lettere. Spolveriamo con zucchero semolato ed inforniamo a 200° per 20 minuti. Una volta sfornati, inserire le ciliegine o la confettura di ciliegie sul lato del lembo rimasto aperto.  

Le lettere d'amore vengono servite anche in occasione delle manifestazioni legate al Museo della Lettera d'Amore, a Torrevecchia Teatina, sempre in provincia di Chieti: dolci per non dimenticare la forma con la quale fino a non molto tempo fa venivano comunicati i pensieri d'amore. 

Lettere d'amore per concederci una pausa romantica.