di: Abruzzo Marrucino

Il Ritrovo dei Briganti

Casa-Museo a Pretoro

C’è un luogo scavato nella roccia nella parte alta del borgo di Pretoro, in cui poter ascoltare storie sulla Maiella. Un posto che è un po’ Museo, un po’ casa, con la sua intimità e calore. Il Ritrovo dei Briganti. Artisti & Viandanti si sviluppa su due piani in cui si trovano ambienti ottocenteschi sapientemente ricostruiti, oggetti di vecchio uso, spazi attrezzati per mini-performance e nicchie per custodire documenti e materiale informativo. L’allestimento è a cura di Fabrizio Fanciulli, grande conoscitore della sua Maiella, che ha sviluppato il progetto partendo dall’originaria abitazione del nonno Giovanni e dai suoi racconti fatti durante le escursioni tra i boschi. Incuriosito, si è poi documentato attraverso ricerche di archivio, circostanza che lo ha portato a una ricostruzione filologica e intrigante degli ambienti. Ma l’originalità della casa-museo risiede soprattutto nel racconto dei fatti storici che si animano attraverso le parole appassionate di Fanciulli e la condivisione del suo sentimento del luogo.

Il ricercatore ed esperto operatore turistico ha trasformato i racconti del nonno Giovanni, “piccole grandi storie minuziose nei particolari” che da piccolo lo avvolgevano e scuotevano, nel libro Chi Vive? Uomini diventati Briganti (Ed. SIGRAF).

“La nostra montagna, la nostra terra, hanno sicuramente favorito il fenomeno del brigantaggio. Una terra di nascondigli segreti, di percorsi sassosi, di dirupi vertiginosi”, scrive Fanciulli. Grotte e anfratti raccontano il sangue versato, la forza degli uomini e delle donne che in segreto hanno cercato la libertà: “rivoluzionari della terra”.

“In questo mio racconto – scrive ancora l’autore – intendo mettere in risalto la storia degli uomini e delle donne che in un preciso momento della vita hanno raccolto le loro forze e si sono buttati nella più grande rivoluzione italiana”.

“Chi vive” è anche uno spettacolo teatrale musicale, ideato dallo stesso Fanciulli per rievocare le vicende storiche legate al fenomeno del brigantaggio postunitario sulla Maiella. Insieme a Nicola Santamaria, ha realizzato il cortometraggio “L’urlo della Maiella 2014” selezionato al Trento Film Festival ed è autore de “L’uomo di legno”, racconto dell’ultimo dei fusari di Pretoro.  

Per info: n. cellulare 348 629 9357