di: Abruzzo Marrucino

Residenze diffuse

un legame tra l'ospite e il territorio

Borgocapo, Casa di Tatone, Casa di Tony, BorgoPrato, sono le strutture che compongono l’albergo diffuso sul territorio di Casalincontrada.

L’albergo diffuso nasce dall’idea di recuperare e riutilizzare le tipiche abitazioni in terra cruda, tradizione del luogo, per adattarle all’ospitalità turistica. Il territorio rurale su cui sono dislocate le unità abitative crea un legame con l’ospite che viene assistito da una gestione centralizzata. Questo modello organizzativo consente ai turisti di conoscere i luoghi visitati nella loro autenticità, di riscoprire l’arte, la natura, l’agroalimentare, il folklore e le tradizioni locali.

Pernottare in una casa di terra è un’esperienza unica. “Le case di terra possono essere considerate a tutti gli effetti un organismo vivo, inserite naturalmente nello spazio, senza creare barriere tra esterno e interno. I materiali sono naturali, non nocivi e non resi inquinanti da trasformazioni strutturali, riciclabili e reperibili in loco, nel rispetto dell’ambiente, della tradizione costruttiva locale. Sono edifici volti al massimo benessere psico-fisico del fruitore” (Assunta di Tullio, Il progetto di albergo diffuso in Abruzzo).

Entrare in una casa di terra è un’esperienza sensoriale, ha un impatto visivo e olfattivo. La luce viene riflessa dai muri di terra in modo diverso a seconda dell’ora del giorno, delle condizioni climatiche e delle stagioni. Ogni volta sarà una sensazione diversa, e i muri saranno ora dorati, ora infuocati, ora grigi, ora blu. Ma ha anche un impatto tattile, si avverte il calore in inverno e il fresco in estate, si entra in un’atmosfera di isolamento, come se l’ambiente esterno fosse distante nello spazio e nel tempo. Percepire l’odore della terra provoca un improvviso disorientamento: un dentro che assomiglia più a un fuori.

“L’area è scandita dai letti larghi e ghiaiosi dei fiumi Alento e Pescara, dalle creste aguzze dei calanchi e soprattutto da tenui colline che degradano verso il mare, in gran parte coltivate con campi da semina, vigneti, uliveti, frutteti e orti” (Assunta di Tullio, Il progetto di albergo diffuso in Abruzzo).

Il territorio collinare pedemontano di riferimento si trova ai margini dell’area metropolitana Chieti-Pescara e non molto lontano dall’ingresso del parco Nazionale della Maiella. L’area, inoltre, è vicina e ben collegata con l’Aeroporto d’Abruzzo, le stazioni ferroviarie di Chieti e Pescara, i porti commerciali e turistici di Pescara, i caselli autostradali della A25 e della A14 e ha un alto livello di vivibilità.

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