di: Abruzzo Marrucino

San Domenico e il lupo

Dal al

Pretoro


Una festa patronale con le serpi e la rappresentazione del Lupo. Rito antichissimo, finalizzato a liberare le persone dal pericolo ofidico, trova il suo amuleto protettivo in un “laccetto” benedetto che i fedeli usano indossare. Dopo la processione il pubblico si dirige dove si terrà la “sacra rappresentazione del Lupo”; la scena si svolge su un palco: una coppia si dirige nel bosco a fare legna con il proprio figlioletto, poggiano la culla e si mettono al lavoro. In un momento di distrazione entra in scena un attore coperta da pelli e una testa di lupo e ruba il bambino portandolo nel bosco. Il padre inutilmente propende l’ascia per colpirlo: l’animale è già lontano. Entrambi si inginocchiano e invocano S. Domenico ed ecco che l’animale mansueto ripone il bimbo illeso entro la culla nel tripudio della folla. È usanza distribuire i laccetti che indossati, si dice, proteggono dal morso dei serpenti.

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