di: Anna Crisante

Serve un disciplinare ad hoc per rendere chiara la normativa sulla genziana

Lettera aperta del presidente ANADI Edoardo Schiazza

GENZIANA - LETTERA APERTA

In riferimento agli ultimi fatti di cronaca relativi alla distribuzione delle bottiglie di Genziana trovate senza la corretta denominazione di vendita, in qualità di presidente dell’Associazione Nazionale Amaro d’Italia, vorrei proporre alcune considerazioni legate all’argomento, alfine di contribuire a chiarire alcune proposizioni che creano confusione e inesattezze.

Dobbiamo partire dal REGOLAMENTO UE 2019/787 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 aprile 2019 relativo alla definizione, alla designazione, alla presentazione e all'etichettatura delle bevande spiritose, che sostituisce i precedenti Regolamenti e che indica la “genziana” come bevanda spiritosa proveniente da un distillato di genziana ottenuto da radici di genziana fermentate. Il titolo alcolometrico minimo della “genziana” deve essere minimo di 37,5 % vol. La “genziana”, inoltre, non è aromatizzata. Quindi l’uso del termine “genziana” può essere usato solo in riferimento al distillato.

Nella nostra tradizione abruzzese, invece, possiamo parlare di “bevanda spiritosa di gusto amaro” con gradazione alcolica di minimo 15% vol. o di “liquore” a base di radice di genziana, che deve avere gradazione 15% vol. e presenza di zucchero minima di 80 g/l.

Anche la bevanda spiritosa e il liquore sono normati dal Regolamento europeo del 2019.

La bevanda spiritosa a base di genziana per noi dell’Associazione rappresenta un prodotto principe che valorizziamo attraverso una manifestazione culturale-fieristica giunta alla IV edizione per diffonderne la conoscenza. Contemporaneamente stiamo lavorando al riconoscimento giuridico della bevanda come IG e abbiamo proposto alla Regione Abruzzo la creazione del Distretto del Liquore d’Abruzzo alla Genziana ai sensi dell’Art. 39 della legge n. 206 del 27 dicembre 2023 “disposizioni per la valorizzazione, la promozione e la tutela del Made in Italy” per rendere più chiara la normativa, anche attraverso la redazione di un disciplinare ad hoc. Il riconoscimento normativo potrebbe supportare i produttori nello svolgimento delle loro attività e valorizzare il prodotto a livello nazionale e internazionale.

Durante l’Evento che si è tenuto all’Aquila, il 27 ottobre scorso, abbiamo ricevuto la vicinanza dell’assessore della Regione Abruzzo alle Attività produttive, Lavoro e Ricerca industriale, Tiziana Magnacca e del vicepresidente della Giunta Regionale Emanuele Imprudente, disponibili a verificare le condizioni di un percorso volto al riconoscimento del Distretto e l’IG.

Certo di aver fatto cosa utile saluto con cordialità

il presidente ANAdI Edoardo Schiazza

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