15/07/2024
Ci sono anche i calanchi di Casalincontrada e Bucchianico tra i paesaggi scelti dal regista Andrea Malandra come ambientazione del film "La pietra del santo".
Le riprese sono terminate da poco e hanno seguito le tracce del racconto, un viaggio avventuroso di una madre e una figlia alla ricerca di una pietra sacra perduta tra i calanchi, che promette una guarigione miracolosa. La storia è immersa nella bellezza aspra e avvolgente della natura abruzzese e narra di una realtà contadina diventata periferica in cui la tradizione incontra la modernità e il potere della fede viene messo alla prova sullo sfondo di antiche credenze e leggende popolari.
I calanchi, infatti, con quei solchi profondi e le lame affilate, che caratterizzano il paesaggio naturale di Abruzzo Marrucino, sono stati in passato l'ambientazione ideale di racconti di suggestione e di fantasmi, quando la popolazione li attraversava a piedi, e magari di notte. Oggi, come in una evoluzione naturale, diventano cinematograficamente lo sfondo di una storia che ha anche le caratteristiche del fantasy e che affonda le radici nel mito.
A guidarli tra questi monumenti naturali per le riprese delle prime scene, sono stati i responsabili del CeDTerra (Centro di Documentazione delle Case in terra cruda) e dell'associazione Le Ginestre, che con il loro lavoro sostengono la conservazione del patrimonio culturale della regione.
La troupe, composta anche dalle autrici Erminia Cardone e Gisella Orsini (sceneggiatura) e Maurizio di Zio (fotografia), si avvale di attori e maestranze tecniche provenienti da tutto il territorio interessato dalle riprese, compreso anche di Atri, Abbateggio, Parco del Lavino di Scafa e il Giardino delle sculture Giammarino di Lanciano.
La nuova produzione cinematografica è a cura dell'associazione Nohaybanda, realtà di produzione indipendente operante a Pescara da oltre vent'anni, con già all'attivo 4 film nati da questo gruppo di lavoro consolidato composto da Andrea Malandra (regia) che si avvale di attori, maestranze tecniche e creative provenienti dal territorio di riferimento, come precisa scelta di messa in evidenza della creatività locale.
La realizzazione è stata possibile grazie al sostegno della Fondazione Pescarabruzzo, un ente di riferimento nel suo aver acquisito il profilo di una vera e propria film commission per produzioni indipendenti nel campo dell’audiovisivo filmico e documentaristico, come realtà di supporto finanziario, distribuzione e veicolazione, grazie al circuito di sale cinematografiche proprie "Pescara Cityplex".
Inoltre, il cast vanta la partecipazione delle attrici Valeria Di Menno e Daniela Chiavaroli che conferiscono fascino e profondità alla narrazione. Accanto a loro, in diversi ruoli, ci sono Patrizio Marchesani, Mariagrazia Di Giulio, Flavia Valoppi, Lorenza Montoni, Zulima Memba e gli attori della compagnia dei Guardiani dell’Oca.
Andrea Malandra, regista e filmmaker attivo nel territorio della provincia di Pescara, in cui nasce e risiede, in oltre vent’anni di attività ha realizzato cortometraggi, videoclip e video arte. Con La pietra del santo è al suo quarto lungometraggio. Il suo stile è una commistione delle varie esperienze audiovisive con momenti performativi e di video arte.
© Riproduzione riservata