di: Abruzzo Marrucino

La magica acqua di San Giovanni

Nella notte tra il 23 e il 24 giugno si devono raccogliere erbe tra le quali:

l'iperico (contro i demoni), la lavanda (che profumando gli abiti protegge chi li indossa), la felce (dona sapienza: secondo le credenze il suo fiore si schiude solo la notte di San Giovanni), l'artemisia (assenzio volgare, dedicata a Diana-Artemide), finocchio selvatico (potente amuleto), l'avena (simbolo dell'abbondanza), la ruta (per le proprietà curative), la menta (garanzia di lunga vita), la salvia (protegge dalle creature malvage), il rosmarino (tiene lontano le streghe), aglio (talismano contro le streghe), timo, alloro, basilico, rose, ginestre, ecc.

Immergerle in acqua e lasciarle alla rugiada della notte per ottenere un'acqua odorosa e magica, utile per la bellezza, la salute e contro il malocchio. Le giovani nubili devono lavarsi con quest'acqua pensando intensamente all'amato, per sposarsi entro l'anno. 

L'acqua che amplifica il potere delle erbe. 

David Ferrante, Tradizioni, riti e sortilegi del 24 giugno, Tabula Fati

Foto di Grazia De Iuliis

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