di: Abruzzo Marrucino

Fichi brogiotto, negricelle, moro, reale

A Bucchianico le varietà più apprezzate

Il fico, non declinato al femminile come gli altri frutti, se non in alcuni dialetti, per il suo richiamo a significati ambigui, viene comunemente considerato un frutto ma ha un processo di riproduzione molto complesso, a volte affascinante.

In Abruzzo Marrucino le varietà di fico più conosciute sono quelle di Bucchianico, apprezzato per il fico brogiotto, negricelle, moro, reale.

Il fico comune (Ficus carica) è un albero da frutto dei climi subtropicali temperati appartenente alla famiglia delle Moraceae e al genere ficus, che ne rappresenta la specie più nordica. Produce il frutto detto fico.

Si tratta di una pianta xerofila (cresce anche in zone aride) ed eliofila (preferisce l’esposizione al sole), latifoglia e caducifoglia. Longeva tanto da diventare secolare, anche se è di legno poco pregiato e cedevole. È un albero dal fusto corto e ramoso che può raggiungere altezze di 6-10 m. La corteccia è finemente rugosa e di colore grigio-cenerino; la linfa è bianco latte.

Quello che comunemente viene ritenuto il frutto è in realtà una grossa infruttescenza carnosa, piriforme, ricca di zuccheri a maturità, detta siconio di colore variabile dal verde al rossiccio fino al bluastro-violaceo, cava, all'interno della quale sono racchiusi i fiori unisessuali, piccolissimi; una piccola apertura apicale, detta ostiolo, consente l'entrata degli imenotteri pronubi; i veri frutti, che si sviluppano all'interno dell'infiorescenza (che diventa perciò una infruttescenza), sono numerosissimi piccoli acheni. La polpa che circonda i piccoli acheni è succulenta e dolce, e costituisce la parte edibile e ricercata.

Il fico carica ha due forme botaniche che possono essere definite come piante maschio e piante femmina, dato che la prima o caprifico costituisce l'individuo che produce il polline con frutti non eduli, mentre la seconda o fico vero, pianta femmina produce frutti eduli con i semi contenuti all'interno.

Di fichi, che tecnicamente non sono frutti, al mondo ne esistono circa 850 specie e quella comune, edule, è la Ficus carica. I fichi freschi si trovano da maggio a ottobre, a seconda delle varietà.

In Italia abbiamo:

  • fioroni o fichi fioroni che si formano da gemme dell'autunno precedente e maturano alla fine della primavera o all'inizio dell'estate;
  • fichi o fòrniti o pedagnuoli che si formano da gemme in primavera e maturano alla fine dell'estate dello stesso anno.
  • cimaruoli prodotti da gemme di sommità prodotte nell'estate e maturano nel tardo autunno. Sono chiamati anche tardivi (o “cratiri). La produzione di cimaruoli è limitata a regioni dove l'estate è molto lunga e il clima particolarmente caldo.

I fichi si possono classificare anche dal colore: il bellissimo nero dal cuore rosso, il più zuccherino e asciutto, perfetto anche per fare le marmellate; il viola, dolce e delicato e il verde, popolare e succoso. Ma esistono in realtà fichi bianchi, gialli rossi striati.

Le varietà

Esistono varietà che producono solo fioroni, e spesso anche la varietà è per estensione nominata "fiorone"; altre producono solo fòrniti; altre producono entrambe, ma di norma con una delle due fruttificazioni di maggior rilievo come qualità o quantità e una seconda di rilievo minore. Le varietà con tripla fruttificazione sono pochissime, e la terza fruttificazione è di norma irrilevante. Per ovvi motivi di clima, di norma i "fòrniti" hanno con maggiore facilità le caratteristiche di eccellente succosità e dolcezza; i fioroni per contro hanno il pregio di essere di precoce maturazione.

Esploriamone alcune varietà italiane, soprattutto da tavola, tenendo conto che ogni regione può vantarne tante, con denominazioni locali. Le varietà si differenziano per forme, colori e dolcezza e per le proprietà nutrizionali. Ci sono anche varietà antiche oramai rare, che vale la pena provare se si ha l’occasione.

Il più noto fico italiano è chiamato Dottato (o Ottato/a, perfetto anche per la produzione di fichi secchi); seguono il Fico Melanzana (o Fica maranciana), dalla forma esterna e interna che ricorda l’omonimo ortaggio, polpa bianco-violacea e il sapore delicato e gustoso e il Fico Processotto, verde chiaro dalla forma a trottola e la polpa rosso vivo, maturazione tardiva fino a metà ottobre. Il Collummu Nero ha buccia color pece e carni rosate; il Rigato del Salento, ha una genetica che regala un colore variegato giallo-verde, simile per striature al Fico Panascé dalle origini francesi e che matura a fine agosto.

Antico e particolare è il Fico dall’Osso, piemontese, nero fuori e rosso dentro, con una pelle che si avvolge verso l’interno formando una specie di nocciolo; sempre in Piemonte cresce il Fico Salame, pelle bianca e polpa rossa, fine e zuccherina, soprattutto a fine agosto o settembre. Del Veneto è il Fico Segalin (o Seccalino), piccolo asciutto ma dolcissimo, con buccia verdone.

Noti anche il verde Fico dell’Abbate (o Albachiara o Panino), carnoso e dolce, che arriva la prima metà di settembre, segue il Fico della Monaca (o della Signura), medio-piccolo, anch’esso verde ma con tendenze al viola chiaro, delicato, con polpa rosso-arancio non granulosa.

Tra i tardivi, la Morettina, piccola gustosa varietà dalla polpa rossa e granulosa; il Bellone nero, di buccia sottile, zuccheroso e delicato; il Fico Troiano, verde chiaro-giallino fuori e bianco-rosato dentro, di forma schiacciata e allungata, polpa mielosa e succosa che tende a liquefarsi a maturazione che avviene fino a metà ottobre.

Varietà prescelte per l’essiccamento sono i dop nostrani: fichi di Cosenza, il piccolo fico bianco del Cilento; i fichi secchi di Carmignano in Toscana.

Le proprietà

100 grammi di fichi contengono in media:

  • Acqua: 79,11 gr.
  • Proteine: 0,75 gr.
  • Lipidi: 0,3 gr.
  • Zuccheri: 16,3 gr.
  • Fibre: 2,9 gr.

I fichi freschi sono in grado di fornire all’organismo 50 calorie ogni 100 grammi, in misura non superiore ad altri frutti.

I fichi secchi, invece, forniscono 249 calorie per 100 grammi.

I benefici in 10 punti

1. particolare ricchezza di fibre che ne consigliano il consumo per chi soffre di stitichezza o ha problemi intestinali.

2. ricchezza di zuccheri, vitamine e sali minerali che rappresentano una fonte di energia piacevole e interamente naturale, tanto da ricorrervi per ricaricarsi al posto di un caffè e dolciumi.

3. ricchezza di calcio e altri minerali che garantiscono con il consumo la sanità delle ossa e dei denti, da accompagnare ad una sana alimentazione e attività fisica.

4. ricchezza di polifenoli, che sono ritenuti antiossidanti naturali mantengono giovani le cellule umane e favoriscono la prevenzione di vari tipi di tumori (alla prostata, al seno, al colon), sempre da accompagnare con una sana alimentazione.

5. hanno la proprietà di prevenire la pressione alta, perché a basso contenuto di sodio, sono in grado di combinare calcio magnesio e potassio.

6. con potere antinfiammatorio, il loro consumo e l’applicazione diretta sulla pelle, sono ritenuti utili per combattere la malattia dell’acne.

7. la presenza nei fichi di vitamine, minerali e antiossidanti, protegge l’organismo e coadiuva le funzioni del sistema immunitario.

8. la presenza anche di probiotici, sostanze preferite dai batteri buoni dell’intestino, contribuisce a migliorare la digestione a beneficio di tutto il corpo.

9. la presenza nei fichi, insieme agli zuccheri, di sali minerali come potassio e magnesio, offre la opportunità di tenere sotto controllo la glicemia. Il controllo della glicemia alta può avvenire anche utilizzando le foglie del fico, sotto forma di infusi o decotti.

10. i fichi freschi, e anche secchi, sono ottimi come spuntino per le donne in stato interessante, con il calcio che può così essere assunto quotidianamente dal feto.

Trova in zona

1.12 km

1.35 km

1.77 km

2.09 km

2.37 km

2.37 km

2.46 km

2.81 km

2.85 km

3.10 km

3.22 km

3.76 km

4.08 km

4.09 km

4.27 km

4.35 km

4.37 km

4.78 km

4.80 km

4.83 km