04/04/2024

Turismo delle Radici. Per il progetto "La valigia di cartone", oggi pomeriggio si è tenuto a Pretoro un incontro per presentare il volume "Preston Street. Corso Italia. Una storia informale degli Italiani a Ottawa".

Ha presieduto il padrone di casa, il sindaco Diego Giangiulli; presenti i sindaci della Comunità di Progetto Abruzzo Marrucino TerrAccogliente, Camillo D'Onofrio per Fara Filiorum Petri e Rocco Micucci per Rapino; sono giunti i saluti del sindaco di Roccamontepiano, Dario Marinelli.

L'autore di Preston Street è Franco Ricci, scomparso due anni fa, professore di Italianistica presso l'Università di Ottawa. Qui residente, era un fiero italo-americano con profonde radici canadesi e passava il suo tempo a fotografare l'Abruzzo. Aveva il desiderio di tornare a Sulmona. Il suo lavoro è un tentativo di valutare un secolo circa di influenza italiana e italo-canadese a Ottawa attraverso il racconto dei migranti che sono approdati a Little Italy, una vera agenzia che accoglieva e aiutava gli immigrati appena arrivati e spaesati.

L'idea di pubblicare l'edizione in lingua italiana del volume scritto da Ricci è stata di Angelo Filoso, emigrato in Canada nel 1956, ma si trova spesso a Pretoro dove sta ristrutturando la casa di eredità. Angelo vuole contribuire a valorizzare il contributo reso al Canada dagli immigrati italiani. La traduzione è stata curata dallo scrittore Goffredo Palmerini. 

Proprio lo scrittore, durante l'incontro, ha sottolineato: "Ricci, nel raccontare la storia della comunità italiana di Ottawa, ha condotto una ricerca approfondita, storica e antropologica. Ha saputo far emergere l'imprinting della presenza italiana. La sua è una ricerca completa sull'evoluzione della mentalità degli italiani a Ottawa, spesso vittime di pregiudizio. 

Ottawa conta un'importante presenza abruzzese, circa 15 mila su 40 mila immigrati. La comunità abruzzese in questa città ha avuto un ruolo attivo e una grande dedizione al lavoro. Laboriosità, talento, creatività, capacità di stare insieme, sono i suoi tratti caratteristici. Questa comunità traina ed è punto di riferimento per le altre regioni italiane immigrate.

Il valore degli immigrati italiani ha contribuito all'amore per il Paese Italia e al desiderio di venire a vederlo, tanto che la Lingua italiana è la quarta più studiata al mondo. Se noi riusciremo a riconoscere queste comunità per quello che hanno fatto e possono fare, avremo tante opportunità di crescita. Potremmo stimolare il desiderio di venire a conoscere la storia dei Paesi di origine, il suo valore.

C'è la necessità di costruire un ponte che veda la regolarità di un traffico culturale, affettivo, programmatico. L'Italia di dentro che riconosce l'Italia di fuori. Anche la nostra dimensione Paese avrebbe un peso maggiore nei confronti degli altri Paesi. 

In Canada gli italiani hanno dimostrato di quale pasta siano fatti, sono entrati con successo nel mondo della ricerca, nell'impresa, arte, spettacolo. Qualsiasi lavoro è stato fatto con qualità e dignità. E noi siamo grati a loro per il riverbero di prestigio dentro i nostri confini".