“Una casa di terra cruda dura almeno 160 anni”. Chi lo asserisce non è un giovane architetto o costruttore della bioedilizia, ma un testimone di 97 anni che dentro la casa di terra cruda ha vissuto per quasi un’intera vita.
Antonio Volpe è il proprietario, insieme ai suoi figli Luigi ed Aldo, della casa in terra cruda di borgo Giancola di Pomaro, a Roccamontepiano. Racconta tutta la sua vita al regista messicano di origine italiana Alonso Crespo che in questi giorni sta raccogliendo video e testimonianze di queste costruzioni rurali che arrivano dal passato ma che rappresentano le soluzioni naturali ed ecosostenibili per il presente e il futuro.
Antonio racconta tutta la sua vita in pochi minuti seduto su una pietra riccia del nostro paese.
Il matrimonio con l’amata Lucia, da poco scomparsa, la guerra con la cattura da parte dei tedeschi in terra jugoslava l’8 settembre del 1943, gli anni dell’emigrazione in Belgio nelle miniere nei pressi di Marcinelle nel 1952, poi ancora emigrante in Svizzera, il duro lavoro dei campi. Al rientro negli anni ’60, la costruzione della nuova casa e poi la vecchiaia, in attesa che la casa di famiglia, quella costruita dal nonno con la terra, la paglia, le canne e la legna del posto, possa tornare ad essere recuperata nel più breve tempo possibile.
Antonio insieme ai figli, hanno volontariamente concesso in comodato d’uso gratuito la casa al Comune di Roccamontepiano inserito nel Master Plan Abruzzo. Questa, insieme ad altre in terra cruda presenti a Manoppello, Turrivalignani e Casalincontrada, tornerà a rivivere con funzionalità sociale e ospitale per tutti.
Il documentario è un lavoro che l’associazione internazionale “Città della terra cruda” sta realizzando sul territorio abruzzese, della Sardegna, delle Marche e del Piemonte.
Sono oltre 50 i paesi e le comunità che aderiscono alla rete che valorizza il territorio passando attraverso il recupero delle abitazioni rurali in terra cruda.
In questi giorni il presidente nazionale e sindaco di Samassi, Enrico Pusceddu, insieme ad altri sindaci della Sardegna sono presenti sul nostro territorio, a Casalincontrada, in occasione della 23ª edizione della festa della terra.
Stanno girando sull’intero comprensorio per allargare la base associativa che ha attenuto già importanti risultati internazionali, e anche qui in Abruzzo molte cose si muovono per il verso giusto, per fortuna.
Grazie a quanti, questa mattina, hanno aperto la loro casa e il loro cuore al futuro.
Grazie soprattutto a Zí Tonino che ci ha fatto commuovere ai piedi della casa del nonno.
La nostra terra e le persone che la abitano ci donano le più importanti emozioni per la nostra anima.
(21 settembre 2019)
Photo credits: Adamo Carulli e Ascanio Buccella
